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Vini e Gastronomia

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Denavolo 'Catavela'
Denavolo 'Catavela'

Il “Catavela” di Denavolo è il vino d'ingresso di Giulio Armani, un irresistibile macerato che si distingue per spensieratezza e facilità di beva. Non esageriamo quando diciamo che Giulio Armani sia uno dei volti simbolo del vino artigianale italiano, in virtù di un’esperienza decennale maturata sul campo e di una linea di pensiero coerente, mai plasmata da mode del momento o esigenze commerciali. Il vino, o sarebbe meglio dire i vini, di Giulio parlano di terra in modo intimo e viscerale, capaci di distinguersi in modo netto a seconda di altitudini e microclimi, mai omologati dalle macerazioni sulle bucce, pratica diffusa in tutto il piacentino per la produzione di vini bianchi. La regina locale è indiscutibilmente la Malvasia di Candia aromatica, contornata da Ortrugo e un pò di Marsanne, vitigno ormai radicato localmente, accomunati dal fatto di non subire alcun trattamento chimico o di sintesi. Capisaldi incontestabili, che non possono mancare in ogni cantina che si rispetti. Il vino “Catavela” è un orange wine di grande personalità. In vigna l'approccio di Giulio è rigoroso, pertanto le uniche sostanze ammesse sono un pò di rame e zolfo ed in cantina si prosegue altrettanto meticolosamente con fermentazioni spontanee e per tutti i vini bianchi prodotti macerazione sulle bucce più o meno lunga a seconda dell'etichetta. Il Catavela, vino più beverino e spensierato, macera solo 7 giorni sulle bucce in contenitori d'acciaio. Il “Catavela” si presenta nel calice con una splendida veste ambrata luminosa. Naso splendido per freschezza e definizione, dove si stagliano in successione richiama alla scorza d'arancia, all'albicocca e alle erbe aromatiche. Liquido che non manca d'incisività, pur essendo dotato di un sorso slanciato e succosissimo, un vero e proprio portento anche nelle giornate di arsura estiva. Stoccata autorevole a chi parla di omologazione degli orange wine.

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Castelvecchio Vitovska 2022
Castelvecchio Vitovska 2022

Nel territorio impervio e roccioso del Carso goriziano nasce la Vitovska di Castelvecchio, un’espressione varietale e territoriale assai affilata. La Vitovska è un vitigno autoctono del Carso che in questo ambiente arido e brullo battuto da venti forti dona vini di spiccata personalità. Qui, precisamente all’interno del comune di Sagrado, la famiglia Terraneo gestisce 35 ettari di vigneti circondati da boschi e influenzati dalla vicinanza al Mar Adriatico. L’intera conduzione agronomica è certificata biologica e la tenuta si dedica anche all’apicoltura, all’olivicoltura e all’allevamento. Il Carso Castelvecchio Vitovska nasce da sole uve dell’omonima varietà cresciute su terreni aridi e rocciosi caratterizzati da un sottile strato di terra rossa ricca di ferro e calcare. I filari sono costantemente battuti dai venti e vengono coltivati a regime biologico certificato. La vendemmia è eseguita a mano e si accompagna a un’attenta cernita dei grappoli, che vengono quindi trasferiti in cantina per la soffice pressatura seguita dalla fermentazione alcolica del mosto in vasche di acciaio inox operata dai lieviti indigeni. Anche la conseguente fase di maturazione, che si svolge per diversi mesi sulle fecce fini, ha luogo in acciaio. All’esame visivo la Vitovska Castelvecchio esprime una colorazione giallo paglierino intenso. Profumi di miele, cera d’api ed erbe aromatiche come il timo vanno a comporre la gamma olfattiva, combinati a sensazioni di frutta a polpa bianca e vivide note minerali. Il gusto si mostra fine ed elegante, temprato dall’ottima freschezza e dall’incisiva componente sapido-minerale che guida la chiusura duratura. Si tratta di un vino bianco friulano che può essere gustato come aperitivo rinfrescante oppure a tavola in abbinamento a formaggi o pietanze di mare.

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Sella & Mosca Anghelu Ruju 2007
Sella & Mosca Anghelu Ruju 2007

Un grande vino rosso liquoroso, che si colloca ai vertici qualitativi della categoria, dimostrando tutta l’abilità e l’esperienza di una realtà produttiva storica come Sella & Mosca. Questo Anghelu Ruju si svela al naso e in bocca con una sinfonia di sapori e profumi unici, che rendono l’esperienza di beva davvero stimolante. Una bottiglia che nasce da un processo produttivo minuzioso e accurato, che dall’appassimento delle uve giunge sino a una lenta maturazione in legno, in un susseguirsi di fasi in cui ogni particolare viene curato dal team della cantina col massimo dell’attenzione. Sella & Mosca realizza quest’Anghelu Ruju a partire dalle uve di un grande vitigno autoctono sardo, il Cannonau. I vigneti si trovano nella zona di Alghero, e solo i grappoli migliori vengono selezionati durante la vendemmia manuale. Dopo la raccolta, gli acini vengono disposti su telai di canne, dove vengono fatti appassire al sole per circa 15-20 giorni. Poi si prosegue con la vinificazione in rosso, e la fermentazione viene interrotta con l’abbassamento della temperatura. Dopo una stabilizzazione in acciaio si procede con la fortificazione, aggiungendo alcool, e con l’affinamento, svolto in grandi botti di rovere francese per 10 anni. L’Anghelu Ruju firmato Sella & Mosca è un vino liquoroso che nel bicchiere si presenta con un colore rosso granato estremamente luminoso, con delicate sfumature che tendono all’arancione. Intenso il naso, dove si avvicendano sensazioni olfattive che richiamano frutta candita e sotto spirito, spezie dolci e una sfumatura di tabacco. In bocca è di ottimo corpo, vigoroso, energico, con un sorso contraddistinto da una vena sapida e tannica; ha buona dolcezza e una piacevole freschezza che alimenta la beva. Quando la serata si annuncia ricca di pensieri e riflessioni, non c’è miglior compagno di questo Anghelu Ruju.

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Podere ai Valloni Nebbiolo 'Gratus' 2018
Podere ai Valloni Nebbiolo 'Gratus' 2018

Il Nebbiolo “Gratus” di Podere ai Valloni racconta in maniera fedele e autoritaria uno dei terroir più vocati d'Italia, ovvero quello del Boca. Una splendida realtà quella di Podere Ai Valloni, azienda familiare situata nella zona del Novarese e che da più di 40 anni custodisce poco più di 3 ettari di vigna adibite alle varietà tipiche della zona ovvero Nebbiolo e Vespolina, qui vinificate sempre assieme come da tradizione locale. Una produzione annua di circa 10000 bottiglie, con vigne caratterizzate da un clima estremamente fresco e ventilato e terreni di matrice rocciosa e vulcanica, circondate dalla splendida cornice del Parco Naturale del Monte Fenera, che garantisce al luogo una grande biodiversità e ricchezza ambientale. La cifra stilistica è connotata da grande classicità, con vini più snelli e speziati ripeto ai ''cugini'' delle Langhe, godibili e approcciabili già in gioventù ma non per questo inadatti all'invecchiamento. Il ''Gratus'' è ottenuto da un uvaggio costituito in prevalenza da Nebbiolo con un piccolo saldo di Vespolina, ovvero i tipici vitigni locali situati in località Boca e Prato Sesia. Tutte le pratiche, dalla vigna alla cantina, sono caratterizzate da un pensiero comune ovvero quello di intervenire solo quando necessario, in modo da ottenere liquidi espressivi e territoriali. Dopo la fermentazione alcolica ed una macerazione di 7-9 giorni, il vino affina per 8 mesi in botti di rovere da 25 ettolitri. Il vino ''Gratus'' si presenta nel calice con veste rubina intensa e vivace. Il naso è un compendio di classicità, caratterizzato dal lampone e dalla rosa, oltre che da sferzate balsamiche e la tipica nota di pepe nero, riconducibile all'apporto della Vespolina. Il sorso è ampio ma al contempo slanciato, magistrale nel congiungere complessità e beva spensierata. Didascalico.

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Podere Sottoilnoce 'Saldalama'
Podere Sottoilnoce 'Saldalama'

Il “Saldalama” di Podere Sottoilnoce rappresenta con eleganza e contemporaneamente rusticità la convivialità e la genuinità della tradizione emiliana, forte delle sue territoriali bollicine rifermentate in bottiglia. Da sempre l’Emilia ha prodotto con le uve che offriva il territorio rinfrescanti nettari effervescenti, imbottigliando un mosto con un leggero residuo zuccherino al suo interno, pronto a rifermentare con i primi tepori primaverili: questo genere di vinificazione ha origini antiche contadine, tanto da essere stato ribattezzato “metodo ancestrale”. Questo rappresenta un’unione insolita tra vitigni molto diversi tra loro, principio a cui si ispira l’illustrazione della sua etichetta. Ed è qui a Castelvetro che Max Brondolo vinifica il suo “Saldalama”, allevando le sue viti del Podere Sottoilnoce, tenuta agricola così denominata per la presenza di un noce che si staglia alto nel mezzo del vigneto principale, quello da cui si ottiene il “Confine” ossia la sua bottiglia di punta. Tutti i terreni sono caratterizzati da un colore rosso, di natura franco-limosa e vengono lavorati in regime biodinamico, senza alcun uso di sostanze chimiche di sintesi. Anche la biodiversità è tutelata grazie alla presenza di fauna selvatica, arbusti, vegetazione spontanea e boschi incontaminati. Il “Saldalama” di Max Brondolo di Podere Sottoilnoce si veste di un colore rosso rubino lucente e sprigiona alla mescita una consistente ed ariosa spuma violacea: alla prima olfazione rivela sin da subito il suo profilo sensoriale schietto, territoriale e rigenerante esprimendo profumi identitari di ciliegie mature, more e fragole di bosco ravvivate da spunti erbacei e delicati dettagli speziati. Al sorso è rinfrescante e a dir poco succoso, dalla bevibilità torrenziale e dall’appagante finale aromatico che riporta in un giro di calici tra le amenità della campagna modenese.

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Foradori Teroldego 2022
Foradori Teroldego 2022

Il Teroldego Foradori è un rosso territoriale ed emblematico che incarna in maniera autorevole la viticoltura artigianale trentina. Già, perchè se pensiamo ad una figura che più di ogni altra è riuscita a dare una spinta decisiva al mondo del vino artigianale non si può che pensare ad Elisabetta Foradori, una delle iconiche signore del vino, che è riuscita a conquistarsi questo status in virtù di un attività decennale che le ha visto intraprendere un percorso iniziato nel 1984, con la gestione delle vigne di famiglia, e che nel 2004 l'ha portata ad optare per una conversione definitiva alla biodinamica, in modo da preservare la vitalità del suolo e dei suoi frutti. Le varietà locali sono ovviamente privilegiate, tant'è che Teroldego, Nosiola ed Incrocio Manzoni raggiungono apici espressivi eccellenti, mentre le varietà internazionali precedentemente impiantate sono state abbandonate a favore delle prime. Mai come in questo caso ci viene da dire un nome, una garanzia. Il Teroldego Foradori è ottenuto da un’espressione in purezza dell'omonimo vitigno, con vigne site a Mezzolombardo, nella Piana Rotaliana. In vigna si seguono i precetti della biodinamica, pertanto non si ricorre all'utilizzo di alcuna sostanza chimica ma solo a rame, zolfo e preparati, mentre in cantina ovviamente tutte le fermentazioni avvengono spontaneamente e nel caso di questo Teroldego, il liquido affina per 20 mesi in botti di legno prima della messa in bottiglia. Il vino Teroldego si riversa nel calice con la tipica veste rubina scura ed impenetrabile. Naso intenso e fitto, dove l'incipit vinoso lascia gradualmente spazio a richiami più definiti di grafite, frutti di bosco e terra. Sorso polposo, ma al contempo agile e scattante, dotato di bevibilità pressoché irresistibile. Frutto, allungo salino, frizione tannica piacevole: liquido completo e centratissimo. Un esempio di come la gestualità agricola possa elevarsi a creatività.

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Domaine la Soufrandiere Macon Vinzelles 'Clos de Grand Pere' 2022
Domaine la Soufrandiere Macon Vinzelles 'Clos de Grand Pere' 2022

Il Macon Vinzelles “Clos de Grand Pere” Domain la Soufrandiere è un vino originario del Sud della Borgogna, in particolare della zona situata tra Macon - Loché a nord e Mâcon-Chaintré a sud. Vinzelles ha un’etimologia latina: “vincella”, infatti, significa “piccolo vino” e fu una delle prime strategiche fortezze del re di Francia. La cantina segue i dettami di un’agricoltura biologica e biodinamica, preferendo non utilizzare né erbicida né pesticidi nel trattamento delle piante, assecondando, così, i ritmi naturali della luna e degli astri. Da notare la scelta di utilizzare infusi di erbe naturali per rafforzare le vigne contro insetti e malattie da essi derivanti.  Le vigne del Macon Vinzelles “Clos de Grand Pere” Domain la Soufrandiere sono situate nella parte bassa della collina di Pouilly - Vinzelles a una altezza di circa 190-220 m e furono innestate intorno agli anni Sessanta. Il terreno si presenta composto da calcare rosso e argilla e lavorato cercando di limitare un’eccessiva compattezza; il clima è caratterizzato da estati con temperature elevate e da inverni molto freddi e piovosi con una persistente e caratteristica nebbia. La vendemmia viene eseguita a mano, i grappoli vengono pigiati interi e con estrema cura. Per quanto riguarda l’affinamento, per il 90% del tempo avviene in vasche di acciaio e per la restante parte in botti di legno da 228 hl per circa 11 mesi. Lo Chardonnay Macon Vinzelles “Clos de Grand Pere” Domain la Soufrandiere si presenta nel bicchiere di un giallo oro chiaro con leggere sfumature argentate; il naso è inondato da profumi di fiori bianchi, biancospino e caprifoglio, ma anche da aromi di frutta gialla come pesche e albicocche. Il palato è colpito da un tocco fresco e minerale, bilanciato da finezza e rotondità a lungo persistenti. È ottimo in accompagnamento a carni bianche come il pollame, ma anche a pesce come crostacei e frutti di mare; consigliato anche con i rinomati formaggi francesi, sia freschi che stagionati, in particolare quelli di origine ovina. Si presenta come un vino perfetto per le serate estive in location rustiche in compagnia di amici, ma anche per occasioni speciali come ricorrenze e anniversari.

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Vallarom Chardonnay 2021
Vallarom Chardonnay 2021

Lo Chardonnay Vallarom nasce nel magnifico territorio trentino della Vallagarina con lo sguardo rivolto verso la Borgogna. È un vino elegante e complesso dal volto morbido e avvolgente, che ricorda lo stile dei grandi Chardonnay della Côte-d'Or. La scelta di utilizzare un affinamento in barrique, conferma questa vocazione internazionale, che senza tradire la tipicità territoriale della terra trentina, vuol essere un omaggio alla grande tradizione borgognona nella realizzazione di bianchi ricchi, intensi e longevi. Il vino Vallarom è uno Chardonnay in purezza che viene prodotto nel territorio collinare della Frazione Masi ad Avio. Le vigne si trovano in un ambiente incontaminato, tra zone di bosco e natura selvaggia, appositamente conservate per mantenere un’elevata biodiversità. La gestione agronomica è condotta nel massimo rispetto del territorio, utilizzando solo di zolfo e rame.  L’intento è di valorizzare al massimo una materia prima di alta qualità, con la consapevolezza che solo da uve eccellenti possono nascere grandi vini. Le viti di Chardonnay hanno un’età media di oltre 30 anni e sono coltivate a pergola trentina sul tipico terreno calcareo dolomitico con esposizione sud, sud-est a un’altitudine di circa 300 metri sul livello del mare. Dopo la pressatura soffice delle uve, la fermentazione si svolge in botti di rovere con soli lieviti indigeni. Lo Chardonnay riposa per 8-9 mesi in barrique e botti di media dimensioni in rovere francese e completa l’affinamento con ulteriori 12 mesi in bottiglia. Il bianco Chardonnay della cantina trentina Vallarom è un vino di grande stoffa, aromaticamente complesso. Un’etichetta per chi ama i vini dal profilo suadente, ricchi e densi d’aromi sfaccettati, adatti ad abbinamenti con menù di mare importanti o con carni bianche delicate. Il colore è giallo chiaro con luminose sfumature dorate. Il bouquet è ampio con profumi floreali, aromi di frutta bianca matura, sfumature tropicali, sentori tostati, di vaniglia e di frutta secca. Al palato è di buon corpo, con un sorso aromaticamente ricco e molto appagante, ben bilanciato da una buona freschezza e sapidità.

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Terlano Chardonnay Cantina 2023
Terlano Chardonnay Cantina 2023

Lo Chardonnay di Cantina Terlano è un vino che si contraddistingue per la spiccata freschezza, biglietto da visita davvero incentivante per una bottiglia che fa quindi della bevibilità il proprio punto di forza. Ma le sorprese non finiscono qui: il delicato bouquet di frutta tropicale al naso rende quest’etichetta estremamente versatile in ambito gastronomico, rappresentando un vero e proprio jolly con cui si va sempre sul sicuro. Cantine Terlano conferma con questo prodotto il proprio status di realtà produttiva di riferimento all’interno dei confini dell’Alto Adige. Questo Chardonnay terlano nasce dalle omonime uve, ormai una presenza consolidata all’interno dei vigneti di proprietà della Cantina Terlano. I vigneti in cui cresce questa varietà sono situati a un’altezza compresa fra i 200 e i 900 metri sul livello del mare, con un’esposizione verso sud e sud-ovest. Durante la vendemmia i grappoli vengono selezionati con cura, per garantire solo il meglio del terroir d’origine, e, una volta giunti nei locali adibiti alla vinificazione, vengono pressati a grappolo intero. Segue la decantazione statica, e il mosto fermenta poi in contenitori d’acciaio inox. Sempre in vasche d’acciaio si prosegue con l’affinamento, in cui il vino rimane a riposare sulle fecce fini per un periodo di 5-7 mesi.  Il vino bianco Chardonnay realizzato dalla Cantina Terlano si rivela all’occhio con un colore giallo paglierino leggero, dotato di una bella luminosità. Il ventaglio di profumi che si propaga al naso racconta una trama costituita da note fruttate declinate con diverse sfumature, impreziosite anche da cenni più floreali. All’assaggio è di corpo dinamico e scattante, con un sorso rotondo al palato che si contraddistingue per l’impronta sapida e fresca. Un grande classico della gamma presentata da Terlano, ideale per essere abbinato a diverse pietanze e ingredienti della cucina tradizionale italiana.

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Celler Frisach Rosso 'Abrunet' 2022
Celler Frisach Rosso 'Abrunet' 2022

"L’Abrunet" di Celler Frisach rappresenta un vino rosso spagnolo, frutto di un blend di vitigni autoctoni a bacca nera, che spicca per il suo carattere fruttato e di non difficile lettura. Questa realtà produttiva a conduzione famigliare di Corbera d’Ebre, nella Catalogna meridionale, consta di 20 ettari vitati, condotti a regime biologico nel riguardo della salute dell’ambiente e dell’espressione peculiare del terroir. “Celler” è un termine catalano che significa “cantina” mentre “Frisach” costituisce il cognome del bisnonno di Francesc e Joan, cui i due fratelli proprietari hanno voluto rendere omaggio. Celler Frisach "Abrunet" deriva da un assemblaggio di Garnacha Fina (60%) e Cariñena (40%), coltivati a regime biologico su suoli argilloso-calcarei, a circa 400 metri di altitudine. La Cariñena non è altro che un clone del vitigno sardo Carignano, diffuso anche nella Francia meridionale con il nome di Carignan. Una volta raggiunta la maturazione ottimale, le bacche sono raccolte a mano in due differenti appezzamenti e quindi poste a fermentare spontaneamente in vasche di acciaio inox, con qualche giorno di contatto tra il mosto e le bucce. La successiva fase d’invecchiamento si realizza interamente in tini di cemento vetrificato per un periodo di qualche mese. Lungo l’intero processo di vinificazione la massa non subisce alcuna chiarifica o filtrazione. Nel calice, Celler Frisach "Abrunet" Negre esprime un colore rosso rubino intenso dai riflessi violacei. Aromi di frutta matura, spezie dolci e fiori descrivono il ventaglio olfattivo deciso e pieno, mentre il gusto è fresco e succoso, con tannini piacevoli e un finale fruttato e minerale, di media persistenza. Una bottiglia di grande tipicità che ben si adatta a bevute conviviali e quotidiane.

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Eric Dubois Distraite Rouge
Eric Dubois Distraite Rouge

Il “Distraite” Rouge di Eric Dubois è un vino francese originario dell’Anjou vicino a Savennières. Eric, enologo della famosa Maison Clos Cristal, gestisce la sua cantina con la moglie, scegliendo di adottare un regime di agricoltura biologica e biodinamica, certando rispettosa delle dinamiche naturali delle piante e dell’ambiente che le circonda. I suoi prodotti sono la sintesi di una profonda conoscenza delle dinamiche di coltivazione della terra, della sua composizione e dell’importanza dei tempi che i cicli naturali impongono per una materia prima ottimamente curata. “Distraite” Rouge di Dubois è il risultato di un blend di vitigni autoctoni rossi quali Gamay, Grolleau, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, coltivati in vigne tra i 20 e i 30 anni di età. Il suolo è composto principalmente di scisto e argilla, materiali che donano una forte identità ai vini prodotti. Eric è solito lavorare la terra con l’aiuto dei suoi animali, diserbando il terreno in inverno con i montoni e in estate con l’aiuto delle oche. La vendemmia si svolge manualmente; la fermentazione è spontanea, innescata unicamente dai lieviti indigeni e l’affinamento si svolge in contenitori di acciaio inossidabile. Non viene aggiunta solforosa all’atto di imbottigliamento, così come vengono bandite filtrazioni o sostanze chimiche. Il Rouge “Distraite” di Eric Dubois si presenta nel calice di un rosso violaceo con riflessi intensi e marcati; al naso si avvertono sentori di frutta rossa scura come mirtilli e ribes, ma anche di pepe nero, sottobosco e una leggera affumicatura finale. Al palato si rivela una struttura complessa e ben integrata, potente con un’interessante freschezza che invoglia la beva. È indicato in abbinamento con i tipici tagli di carne rossa della tradizione francese cucinati sia alla griglia che in umido, ma anche con risotti vegetariani. Prodotto interessante da condividere con gli amici di sempre o con persone speciali per scoprire nel calice la grande potenza di un territorio, tradotta sapientemente dalle capaci mani di Eric.

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Di Barrò Fumin 2022
Di Barrò Fumin 2022

Il Valle d’Aosta Fumin Di Barrò è un vino rosso dalla personalità boschiva realizzato da una delle cantine più antiche della regione valdostana. Nel corso del XIX secolo vennero distinte due sottovarietà di Fumin, di cui una caratterizzata da una colorazione rossiccia dell’apparato fogliare nel periodo di vendemmia. Inoltre, in questo periodo fu suggerita una somiglianza tra questa varietà e la piemontese Freisa, con cui in effetti condivide sentori leggermente erbacei e vinosi nei vini che ne derivano, analogia successivamente smentita. Un’ipotesi riguardo il suo nome fa riferimento all’aroma vagamente affumicato che caratterizza il vino a cui dà origine. Di Barrò Valle d’Aosta Fumin è un’espressione dell’omonima varietà in purezza proveniente dalle vigne di Montagnine e Torrette, situate all’interno del comune di Saint-Pierre, a 750 metri di altitudine. I ceppi sono stati impiantati nel 2000 con esposizione a pieno meridione. La vendemmia è eseguita solitamente durante la seconda metà di ottobre e i grappoli vengono quindi trasferiti in cantina per la classica vinificazione in rosso, con fermentazione alcolica in vasche di acciaio inox a contatto con le bucce. Anche la conseguente fase di maturazione, che si protrae per 24 mesi, ha luogo in acciaio, così da preservare la freschezza e il carattere varietale del vino. Alla vista, il Fumin della cantina valdostana Di Barrò esprime un colore rosso rubino intenso. Gamma olfattiva ricca e vivace, definita da sentori di frutti rossi e sottobosco che incontrano sensazioni floreali e delicate sfumature speziate. In bocca risulta bilanciato e succoso, con tannini morbidi e una caratteristica freschezza che dona agilità al sorso anticipando la chiusura spiccatamente fruttata.

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Enderle e Moll Weissburgunder 2020
Enderle e Moll Weissburgunder 2020

Il Weissburgunder ‘Muschelkalk’ della cantina tedesca Enderle e Moll è un vino bianco macerato di notevole profondità espressiva. Conosciutisi durante i rispettivi periodi di formazione enologica, gli amici Sven Enderle e Florian Moll hanno avviato assieme questo progetto vitivinicolo nel 2007 dopo una serie di esperienze in solide realtà produttive biodinamiche tedesche e francesi. Oggi, la loro visione e conoscenza si trasmette in etichette identitarie e pure, che non possono lasciare indifferenti. Il termine “Weissburgunder” altro non è che il sinonimo tedesco del Pinot Bianco, mentre il vocabolo “muschelkalk” identifica i fossili calcarei di conchiglie marine, di cui i suoli da cui provengono le uve per questa etichetta sono particolarmente ricchi. Il ‘Muschelkalk’ Weissburgunder Enderle e Moll è elaborato da solo Pinot Bianco allevato su terreni caratterizzati da un abbondante presenza di fossili calcarei marini. La conduzione agronomica si rifà a i principi della biodinamica. Una volta che i grappoli sono giunti a maturazione si procede con la vendemmia manuale e la conseguente fermentazione alcolica spontanea accompagnata da 4 giorni di macerazione sulle bucce. Il vino è successivamente trasferito in parte in botti di legno e in parte in vasche di acciaio, dove matura per un anno prima dell’imbottigliamento. Lungo l’intero processo di vinificazione il liquido non è sottoposto ad alcuna chiarifica o filtrazione. Enderle e Moll Weissburgunder ‘Muschelkalk’ ha una colorazione giallo paglierino intenso. Il bouquet esprime piacevoli e armoniosi profumi di frutta a polpa gialla, agrumi e fiori, ornati da percezioni più complesse di pietra focaia e pepe bianco. Croccante e asciutto all’assaggio, dalla prorompente freschezza che guida la chiusura minerale e leggermente tannica.

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Vigneti Le Monde Friulano 2022
Vigneti Le Monde Friulano 2022

Il Friulano dei Vigneti Le Monde è l’etichetta che meglio illustra la grande tradizione dei vini del territorio. È realizzato con l’omonimo vitigno a bacca bianca, precedentemente conosciuto con il nome di Tocai. In realtà si tratta di un’antica varietà d’origine francese, il Sauvignonasse, quasi completamente abbandonata in patria. Arrivato nelle terre friulane nel corso dell’Ottocento, si è ambientato così bene da diventare un vero e proprio vitigno bandiera. È un vino armonioso, ricco, dagli aromi intensi e fruttati, accompagnati da una caratteristica sfumatura di mandorla. Da provare assolutamente con un tagliere di prosciutto crudo San Daniele. Il bianco Friulano nasce in un’importante realtà del territorio friulano. La cantina Le Monde è stata fondata all’inizio degli anni ’70 nell’omonima località del comune di Prata di Pordenone, nel cuore del Greve del Friuli. Rinnovata completamente nel 2008, oggi gestisce circa un centinaio di ettari, che si trovano in una zona pianeggiante verso il confine con il Veneto. Il clima fresco e soleggiato è sempre mitigato dalle brezze del vicino Mar Adriatico. I vigneti di Friulano sono coltivati su terreni di argille, ghiaie alluvionali e calcare, particolarmente vocati per le uve a bacca bianca. Al termine delle operazioni di pressatura soffice, le uve sono fatte fermentare in serbatoi d’acciaio inox. Il vino riposa sulle fecce fini in vasche d’acciaio per un periodo di 6 mesi, prima d’essere imbottigliato. Il vino Friulano, realizzato dalla cantina Vigneti Le Monde, è una versione tradizionale e classica del bianco più popolare e famoso della regione. Il suo successo risiede nel suo profilo morbido e ricco di aromi, che lo rende particolarmente piacevole e anche molto duttile negli abbinamenti a tavola. Giallo paglierino, luminoso e brillante, svela nel calice aromi di agrumi, frutta bianca matura, cenni tropicali, delicate sfumature floreali e ricordi di mandorla fresca. Al palato conquista con un sorso armonioso, aromi succosi e una buona persistenza gustativa, che conduce verso un finale equilibrato, che torna su una nota leggermente ammandorlata. Una bottiglia indispensabile per conoscere la vera tradizione friulana.

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Il Farneto Spumante Metodo Classico Brut Nature '12 mesi' Rio Rocca
Il Farneto Spumante Metodo Classico Brut Nature '12 mesi' Rio Rocca

Lo Spumante Brut Nature "12 mesi" della cantina Il Farneto è uno Metodo Classico prodotto in terra emiliana con i vitigni a bacca bianca Spergola e Chardonnay. Il breve affinamento sui lieviti permette di conservare ancora la fragranza varietale delle uve e i loro aromi floreali e fruttati. È un’etichetta perfetta da stappare al momento dell’aperitivo o per accompagnare degli antipasti o dei piatti di pesce a carne bianca, dal gusto delicato e dalle cotture semplici. Il Brut Nature "12 mesi" è uno Spumante Metodo Classico prodotto nei pressi di Reggio Emilia. Nata negli anni ’90, la cantina Il Farneto sì è subito distinta per un’attenzione particolare all’ambiente e alla qualità del lavoro in vigna, condotto secondo i principi della biodinamica. La stessa cura e attenzione è riservata alla cantina, per cercare di preservare le qualità di un’ottima materia prima. Le vigne di Spergola e Chardonnay sono coltivate sulle colline tra Scandiano e Canossa, a circa 250 metri sul livello del mare, con esposizione est. Le viti sono state piantate a Guyot su terreni composti prevalentemente da arenarie e argille. Al termine della vendemmia, le uve intere sono sottoposte a pressatura soffice per estrarre solo il mosto fiore. La fermentazione avviene in modo spontaneo con soli lieviti indigeni in vasche d’acciaio inox a temperatura controllata. Dopo un periodo di maturazione di alcuni mesi, viene creata la cuvée definitiva e la seconda fermentazione si svolge in bottiglia secondo il Metodo Classico, con aggiunta solo di mosto fiore. Il vino riposa sui lieviti per 12 mesi prima del degorgement. Il Metodo Classico Brut Nature "12 mesi" Il Farneto è uno spumante che seduce e conquista per la vivace freschezza e la delicatezza degli aromi. Nel calice si presenta con un colore giallo paglierino luminoso e brillante. Il perlage è fine e continuo. Al naso esprime profumi floreali, sentori di crosta di pane e aromi di frutta bianca. Al palato risulta vivace e croccante, caratterizzato da un sorso cremoso e piacevole. Il finale è secco, fresco e di buona persistenza gustativa.

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Planeta Cerasuolo di Vittoria 2022
Planeta Cerasuolo di Vittoria 2022

Il Cerasuolo di Vittoria di Planeta è un’interpretazione fragrante e fruttata di questo grande vino della tradizione siciliana. Nasce nell’area sud orientale dell’isola e viene prodotto con un blend di due vitigni autoctoni del territorio: il Nero d’Avola e il Frappato. Si tratta di due varietà perfettamente complementari. La maggior struttura e intensità del Nero d’Avola, è ingentilita dalle leggerezza ed eleganza del Frappato. Il risultato dell’assemblaggio è un rosso con ricchi aromi fruttati, cenni floreali, di grande immediatezza espressiva e piacevolissima beva. Il rosso Cerasuolo di Vittoria è una delle molte e interessanti etichette di una delle cantine più rappresentative in assoluto della Sicilia del vino. Planeta è nata nel 1995 e grazie a una precisa visione strategica, indirizzata solo alla produzione di qualità, in pochi decenni si è ritagliata un ruolo di primo piano nel panorama nazionale. Con la sua attività ha contribuito a cambiare il volto e la percezione del vino siciliano, partecipando a un vero e proprio rinascimento dell’enologia dell’isola. Planeta è presente in varie zone della Sicilia con diverse tenute: Sambuca di Sicilia e Menfi (Agrigento), Vittoria (Ragusa), Noto (Siracusa), Castiglione di Sicilia (Catania) e Capo Milazzo (Messina). Territori, microclimi e suoli differenti, permettono a Planeta di piantare i vitigni nelle aree più adatte alle loro esigenze, in modo da poter raggiungere sempre la massima qualità. Il vino Cerasuolo di Vittoria di Planeta viene prodotto con le uve di Nero d’Avola e Frappato coltivati nella Tenuta di Vittoria, in particolare negli appezzamenti di Dorilli e Mogli, che si estendono su 34 ettari complessivi. I suoli sono caratterizzati dalla presenza in superficie di sabbie rosse d’antica origine marina, che insistono su un substrato di tufo ricco di calcare. La fermentazione si svolge in serbatoi d’acciaio con una macerazione sulle bucce di circa una settimana. Il vino si affina in acciaio per alcuni mesi prima della messa in commercio. Il Cerasuolo ha un colore rosso rubino luminoso. Il bouquet regala profumi di ciliegia, fragola, piccoli frutti a bacca rossa, sfumature di melograno e cenni floreali. Al palato è di medio corpo, con un sorso dinamico e scorrevole, un centro bocca dal frutto succoso, croccante, tannini fini e levigati. Il finale è piacevolmente fresco, con una chiusura sapida.

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San Biagio Vecchio 'Cacciabruco' 2022
San Biagio Vecchio 'Cacciabruco' 2022

Il bianco “Mamma Mia” nasce da un blend di Malvasia Aromatica e Trebbiano di Romagna, coltivati sulla collina di San Biagio, vicino a Faenza. Il suo profilo fresco e delicato, la sua schietta semplicità, che si traduce in una piacevolissima immediatezza espressiva e facilità di beva, ne fanno un vino duttile, una di quelle bottiglie da aprire con gli amici e che finisce quasi senza accorgersene. Un bianco conviviale, scorrevole, che unisce la leggera e morbida aromaticità della Malvasia, uno dei vitigni più antichi presenti nell’area del Mediterraneo, con il carattere più fresco del Trebbiano di Romagna. Le vigne con cui si produce il vino “Mamma Mia” sono coltivate sulle caratteristiche terre composte da sabbie gialle e argilla della collina di San Biagio, che si trova a un’altitudine di circa 200 metri sul livello del mare. Si tratta di un vigneto di circa 25 anni, allevato a guyot, splendidamente esposto a sud-est, che produce uve dal corredo aromatico particolarmente fine e delicato. I vini della Cantina San Biagio Vecchio nascono da un accurato e paziente lavoro in vigna, con la consapevolezza, che una volta ottenuta un’uva sana e matura, il processo di vinificazione in cantina si dovrà limitare alla trasformazione in vino con il minor intervento possibile, preservando le caratteristiche originali della materia prima. Dopo la vendemmia manuale, con selezione dei migliori grappoli direttamente in vigna, la fermentazione avviene in vasche di acciaio inox e il successivo affinamento si compie sempre in acciaio, per un periodo di circa 6 mesi. Il “Mamma Mia” San Biagio Vecchio ben rappresenta la tradizione della Romagna nella produzione di bianchi, che fanno della fragranza e della freschezza la loro carta vincente. E’ il classico calice informale, semplice e conviviale, che si fa apprezzare come aperitivo o per accompagnare antipasti o pietanze dal gusto delicato. Il colore è giallo paglierino con riflessi brillanti. Al naso esprime sottili profumi di fiori bianchi, delicate note fruttate, con leggere sfumatura aromatiche, che rendono morbido e seducente il bouquet. Il sorso è fresco e leggero, piacevolmente dinamico e scorrevole, con un’interessante chiusura che vira verso sensazioni sapide.

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Fantinel Cabernet Sauvignon 'Neblo' Tenuta Sant'Helena 2019
Fantinel Cabernet Sauvignon 'Neblo' Tenuta Sant'Helena 2019

Il Cabernet Sauvignon “Neblo” della cantina Fantinel testimonia come un vitigno di grande tradizione ed importanza abbia trovato nelle terre friulane un luogo capace di farlo esprimere al massimo delle sue potenzialità. Il connubio tra composizione del terreno, qui definito come “ponca”, il clima mite coadiuvato dalle Alpi Giulie, l’influenza del mare e la capace mano dell’uomo, portano ad un risultato in bottiglia dalla grande capacità evolutiva e dall’intensa struttura aromatica. Il “Neblo” Cabernet Sauvignon di Fantinel vede sorgere i suoi vigneti nell’omonima tenuta, a pochissima distanza dal confine sloveno. Tutto nasce dalla vendemmia svolta manualmente, che permette una selezione dei migliori frutti. Una volta trasferiti in cantina, viene avviata la vinificazione partendo da un appassimento di circa il 20% delle uve per otto settimane. Inoltre, per poter far emergere tutta la potenza ed il corpo del Cabernet Sauvignon, viene effettuata una macerazione con cappello sommerso per circa 25 giorni, concludendo poi il processo con l’affinamento in grandi botti di rovere di Slavonia e di Aller per 18 mesi. Il Fantinel Cabernet Sauvignon “Neblo” si presenta allo sguardo con un intenso rosso rubino contornato da riflessi granati. Portato al naso si nota subito come l’intensità e la forza muscolare di questo vino siano i principali protagonisti senza però mai sfociare nella prepotenza. Note di more e mirtilli addolciscono il bouquet aromatico rinforzato da lievi sentori tostati capaci di evolversi e di farsi più intensi col passare del tempo. Chiude su note varietali di peperone e cenni erbacei. Una volta effettuato il primo sorso, tutto il palato viene sorpreso da una superba morbidezza che, coadiuvata da una piacevole freschezza, rendono quest’interpretazione di Cabernet Sauvignon di una persistenza sorprendente. Dando uno sguardo anche al rapporto qualità/prezzo, questa bottiglia risulta essere un’ottima soluzione per chi voglia degustare un Cabernet Sauvignon dall’italico gusto, strizzante l’occhio alla vicina Slovenia.

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Ottella Lugana 'Le Creete' 2023
Ottella Lugana 'Le Creete' 2023

Il “Le Creete” Lugana è un vino bianco dai profumi avvolgenti, che colpisce al palato per raffinatezza, senza però rinunciare a carattere e personalità. Un’etichetta ricca, dal sorso intraprendente, sempre molto appagante, in cui il Trebbiano di Lugana è protagonista. Un’uva particolarmente cara alla cantina Ottella, realtà produttiva sempre attenta a dare vita a etichette equilibrate, dove nulla è fuori posto. Proprio come questo “Le Creete”, vino che ben si abbina ai primi e secondi piatti dove è il pesce a essere protagonista. Questo Lugana “Le Creete” viene realizzato partendo dalle uve di Trebbiano di Lugana, da sempre largamente coltivato nelle aree circostanti Peschiera del Garda. Le uve vengono allevate da Ottella secondo il metodo del guyot all’interno del vigneto “Le Creete”, caratterizzato da un sottosuolo in cui abbonda la presenza di argilla bianca. Gli acini, una volta selezionati e raccolti, vengono pigiati decantando naturalmente, fermentando poi alcoolicamente in vasche d’acciaio. Si procede quindi con l’affinamento, svolto anch’esso in acciaio per un periodo ricompreso fra i 6 e gli 8 mesi, al termine dei quali il vino è pronto per essere imbottigliato. Il “Le Creete” è un Lugana dal colore deciso e vivo, che richiama la tonalità del giallo paglierino. I profumi che si sviluppano al naso sono principalmente fruttati, e si arricchiscono sul finale, di sfumature minerali. All’assaggio è di corpo leggero, armonioso, beverino e scorrevole, con un sorso caratterizzato da un gusto fresco e sapido, molto incentivante. Un’etichetta che incarna lo spirito e il motto che guida la cantina Ottella in ogni fase della filiera produttiva, che fa proprie le parole dello scrittore e poeta Goethe, secondo cui “le cose migliori si ottengono solo con il massimo della passione”.

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Calabrese Giuseppe Moscato di Saracena 'Peppina' Giuseppe Calabrese 37.5cl
Calabrese Giuseppe Moscato di Saracena 'Peppina' Giuseppe Calabrese 37.5cl

Il Moscato di Saracena “Peppina” di Giuseppe Calabrese è un vino dolce di antichissima tradizione, che nasce nell’area settentrionale della regione. È qui, proprio nella zona del paese di Saracena, che si è sviluppato un particolare metodo di produzione dei vini da dessert, che prevede la bollitura di una parte del mosto per concentrare gli zuccheri e le componenti aromatiche. È una specialità molto particolare, da degustare dopo cena in abbinamento a della pasticceria secca. Il vino Moscato di Saracena “Peppina” è prodotto dalla cantina di Giuseppe Calabrese, una piccola realtà artigianale, che lavora seguendo le più antiche tradizioni per produrre vini dalla forte tipicità territoriale. La tenuta si estende su circa 12 ettari, di cui 4 vitati e si trova proprio ai piedi del Parco Nazionale del Pollino, in provincia di Cosenza. In campagna si segue il protocollo dell’agricoltura biologica e del massimo rispetto dell’ambiente. Giuseppe Calabrese è da sempre impegnato a valorizzare i vitigni storicamente presenti in quest’area della Calabria e in particolare a Saracena. Ciò che rende unico questo vino è il cosiddetto “Governo di Saracena”, ovvero una particolare pratica che prevede la concentrazione di parte del mosto tramite bollitura e la sua aggiunta al mosto fresco di uve passite. Il liquido viene imbottigliato senza filtrazione o chiarifica. Il vino Moscato di Saracena “Peppina”, prodotto dalla cantina Giuseppe Calabrese, rappresenta il simbolo e l’anima enologica di questa piccola, ma famosa area. È un vino da dessert unico e inimitabile, vera eccellenza della terra di Calabria. Ha un colore giallo chiaro con affascinanti e luminosi riflessi ambrati. Il quadro olfattivo è ampio e complesso, con aromi di frutta disidratata, di albicocca, scorza d’agrumi candita, tè, fichi d’india, caramello, confettura e miele. Il sorso è morbido e suadente, con aromi avvolgenti, che accompagnano verso un finale armonioso e fresco.

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Ama Brewery Pet-Nat Tea 'LAU'
Ama Brewery Pet-Nat Tea 'LAU'

Il ‘LAU’ Pet-Nat Ama Brewery Tea costituisce un kombucha intenso e intrigante nelle sue dolci note lattiche e di frutta secca. I tè fermentati realizzati da Ama Brewery si fondano sulla genuinità e artigianalità del processo produttivo. Inoltre, le erbe e tè impiegati per le infusioni, accuratamente selezionati, provengono da coltivazioni biologiche di diverse parti del mondo e durante la fase di lavorazione non viene utilizzato alcun input esterno, rispettando così le caratteristiche intrinseche della materia prima. Il Tea Pet-Nat Ama Brewery ‘LAU’ nasce dalla combinazione tra acqua proveniente dalla sorgente del Massiccio Izarraitz, nei Paesi Baschi, e tè della varietà Milk Oolong. Questo raro tè viene coltivato a ovest di Taitung, in Taiwan, e si contraddistingue per i suoi aromi lattici e cremosi, da cui il nome. Può essere considerato una via di mezzo tra un tè verde e un tè nero e per questo viene occasionalmente chiamato “tè blu”. A seguito dell’infusione, il liquido viene inoculato con lo scoby, una coltura di batteri e lieviti che permette la fermentazione necessaria per la produzione del kombucha. Terminato il processo fermentativo il Pet-Nat Tea ‘LAU’ viene imbottigliato e lasciato maturare per 6 mesi prima della commercializzazione. Alla vista, l’Ama Brewery Tea Pet-Nat ‘LAU’ assume una colorazione giallo paglierino leggermente torbido con sfumature dorate. Intensi e complessi sentori di caramello e castagna contraddistinguono l’olfatto assieme a cenni varietali di latte. L’assaggio si mostra articolato e fresco, di buon corpo e profondità, con caratteristiche sensazioni lattiche sul finale. Si tratta di un kombucha versatile che può essere accostato a taglieri di formaggi a pasta molle, carni bianche o anche al cioccolato fondente.

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Le Fraghe Bardolino Chiaretto 'Traccia di Rosa' 2021
Le Fraghe Bardolino Chiaretto 'Traccia di Rosa' 2021

Il Bardolino Chiaretto ‘Traccia di Rosa’ è un vino rosato dai profumi fragranti e piacevoli realizzato dalla realtà vitivinicola veneta Le Fraghe. La produzione di vini rosati nella zona di Bardolino risale all’epoca dei Romani, che erano soliti vinificare le uve rosse attraverso una torchiatura diretta, senza macerazione pellicolare, ottenendo vini dal colore scarico. Tuttavia, la nascita ufficiale del Chiaretto di Bardolino è attribuita al senatore, avvocato e scrittore veneziano Pompeo Molmenti, il quale sul finire dell’800 iniziò la vinificazione in bianco di uve rosse sul Lago di Garda secondo le tecniche apprese in Francia. Il ‘Traccia Rosa’ Le Fraghe Chiaretto di Bardolino nasce da un assemblaggio di uve Corvina Veronese (90%) e Rondinella (10%) cresciute all’interno dei comuni di Affi e Cavaion Veronese, a un’altitudine di 190 metri sul livello del mare con esposizione a pieno sud. I grappoli vengono raccolti a mano e selezionati, per poi essere riposti in una cella frigo e raffreddati per una notte. Segue la diraspatura e la macerazione pellicolare di 6 ore in serbatoi di acciaio termo-condizionati prima della fermentazione alcolica spontanea del mosto fiore in vasche di cemento a temperatura controllata. La conseguente fase di maturazione ha luogo sempre in acciaio sulle fecce fini per qualche mese, associata a batonnage periodici, e il vino è infine imbottigliato senza subire alcuna filtrazione. Il Chiaretto di Bardolino ‘Traccia Rosa’ della cantina Le Fraghe è rosa tenue dai leggeri riflessi ramati. L’olfatto offre sentori fruttati di susina, pesca bianca, albicocca e fiori, che con l’ulteriore invecchiamento evolvono verso gradevoli suggestioni di arancia candita e zafferano. Il sorso spicca per freschezza e vena sapida, nonché per la progressione persistente ed elegante che richiama le sensazioni percepite al naso.

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Philip Lardot Pinot Gris 2021
Philip Lardot Pinot Gris 2021

Il Pinot Gris Philip Lardot è un singolare vino macerato della Mosella che si distingue per il suo affascinante colore ramato e per il caratteristico bouquet. Sulle ripide colline che si specchiano nel fiume Mosel, Philip ha portato una ventata di novità con bottiglie che esprimono appieno il pensiero di questo giovane vignaiolo il quale, mosso dalla passione, ha deciso di intraprendere un percorso per certi aspetti arduo, poiché simboleggia il nuovo in una terra profondamente legata alle tradizioni. Quelli di Philip sono vini artigianali e identitari, realizzati nel massimo rispetto del sistema suolo-pianta. Philip Lardot Pinot Gris deriva dall’omonima varietà lavorata in purezza e coltivata su terreni scoscesi costituiti da ardesia. Tutte le operazioni in vigna sono manuali e l’impiego di fitofarmaci o altri composti di sintesi è assolutamente vietato. Dopo la vendemmia i grappoli sono fermentati dai soli lieviti indigeni con un contatto prolungato con le bucce di 14 giorni. A seguito della svinatura e conclusa la fermentazione, la massa è trasferita in barrique usate dove sosta per 7 mesi prima dell’imbottigliamento, senza subire né chiarifiche né filtrazioni. L’orange wine Pinot Gris di Philip Lardot colpisce per il colore ramato intenso, tipico essendo questa una varietà a bacca grigia. L’olfatto sprigiona peculiari aromi di caramello, arancia rossa e mela ossidata, che anticipano il sorso equilibrato e dinamico, definito da tenui tannini e freschezza vibrante. Sorprendente interpretazione di una delle zone vitivinicole più apprezzate al mondo per la produzione di vini bianchi, che si esalta se accompagnata a pietanze saporite come le tradizionali königsberger klopse, delle deliziose polpette di vitello in crema di panna.

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Macchion dei Lupi 'Odyssea' 2022
Macchion dei Lupi 'Odyssea' 2022

"Odyssea" della cantina toscana Macchion dei Lupi è un bianco macerato prodotto nella zona collinare di Suvereto, con il vitigno Ansonica in purezza. È un vino intenso e dal profilo tipicamente mediterraneo, armonioso, ricco d’aromi e profumi, arricchiti dal processo di vinificazione a contatto con le bucce. Il parziale passaggio in legno d’acacia, connota il vino di seducenti morbidezze, che rendono il sorso particolarmente avvolgente e appagante. Il bianco macerato "Odyssea" viene prodotto da una piccola cantina, che lavora ancora con passione e metodi artigianali. La tenuta di Macchion dei Lupi si estende su 4 ettari nell’entroterra di Suvereto, poco lontano dal litorale tirrenico di San Vincenzo. Il clima mediterraneo della maremma livornese è mitigato dalle brezze del mare e garantisce un habitat perfetto per le uve. Le vigne sono gestite in regime d’agricoltura biologica e biodinamica con il massimo rispetto dell’ambiente e della biodiversità naturale. I terreni sono di composizione eterogenea, con presenza di scheletro e minerali d’antica origine vulcanica. Il vigneto d’Ansonica si trova nella zona più bassa della tenuta, vicino al fiume Cornia, su terre ricche di sabbie. La fermentazione si svolge con lieviti indigeni in botti d’acacia e il vino matura poi in parte in botti d’acacia e in parte in acciaio. L’orange wine "Odyssea" della cantina Macchion dei Lupi è un vino di grande personalità, che porta nel calice il calore e l’energia della maremma e la ricchezza di un frutto integro e maturo. Il colore è giallo con brillanti riflessi ambrati. I profumi si aprono su note di scorza d’agrume candita, pesca gialla, albicocca ed erbe aromatiche della macchia mediterranea. Al palato è ampio, aromaticamente profondo e complesso, con un frutto ricco, denso e un finale armonioso, che chiude su eleganti sensazioni sapide.

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Enlaire 'Blanc de Nit' 2020
Enlaire 'Blanc de Nit' 2020

Il ‘Blanc de Nit’ Enlaire rappresenta un’affascinante etichetta artigianale catalana abile nell’associare ricchezza espressiva e dinamicità gustativa, altresì contraddistinta da un eccellente rapporto qualità/convenienza. L’espressione catalana “blanc de nit” si traduce in “bianco di notte”, in riferimento al fatto che le uve destinate alla produzione di questo vino bianco sono raccolte di notte in modo tale da portare in cantina acini a bassa temperatura, così da preservarne l’acidità e i profumi, evitando al contempo l’avvio precoce di fermentazioni indesiderate. Enlaire Vins ‘Blanc de Nit’ è un 100% Xarel-lo da vigne vecchie allevate a oltre 300 metri di altitudine seguendo i principi dell’agricoltura biologica. La vendemmia viene eseguita a mano nel pieno della notte con un’attenta cernita dei grappoli, che sono quindi trasferiti in cantina per la pressatura soffice e la fermentazione alcolica spontanea. La conseguente fase di invecchiamento ha luogo in botti di legno per qualche mese e lungo l’intero processo di lavorazione è escluso il ricorso ad additivi e coadiuvanti enologici, fatta eccezione per bassissime dosi di solforosa unicamente se il vino lo richiede. Nel calice, lo Xarel-lo catalano ‘Blanc de Nit’ di Enlaire Vins esibisce una veste giallo paglierino dai riflessi dorati. Il bouquet aromatico si distende su profumi pieni e fragranti di frutta a polpa gialla matura e agrumi, arricchiti da percezioni minerali e delicati cenni vanigliati. Avvolgente la morbidezza all’assaggio, sostenuta da brillante freschezza e tenace scia salina che preludono alla lunga e ricca chiusura fruttata e minerale. Si tratta di uno Xarel-lo di carattere, accostabile e saporite preparazioni di mare e piatti della cucina mediterranea.

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Sardus Pater Carignano del Sulcis Riserva 'Is Arenas' 2020
Sardus Pater Carignano del Sulcis Riserva 'Is Arenas' 2020

Is Arenas risponde al progetto di valorizzazione del vitigno Carignano, portato avanti ormai da anni dalla cantina Sardus Pater, una delle più prolifiche cooperative d'Italia, che oggi conta 200 soci e un patrimonio viticolo diviso tra nuovissimi impianti e storici appezzamenti a piede franco, piantati quasi cento anni fa, in epoca pre-fillossera. Lo scenario è quello dell'isola di Sant'Antioco, suggestivo lembo di terra a Sud-Ovest della Sardegna, che ospita nei suoi terreni sabbiosi, tra la tipica vegetazione della macchia mediterranea, un patrimonio viticolo tra i più belli d'Italia, con una netta prevalenza dei filari di Carignano da cui proviene Is Arenas. La recente scelta compiuta da Sardus Pater di affidare la gestione tecnica in cantina al celebre enologo Riccardo Cottarella ha consentito il raggiungimento di un livello qualitativo altissimo, con la messa a punto di una gamma ampia, stupefacente per correttezza stilistica e fedeltà allo stile autentico del territorio. Tra i prodotti di punta di Sardus Pater spicca proprio Is Arenas, un Carignano in purezza di estrema fedeltà al corredo aromatico più tipico del vitigno, affidato ad un sapiente affinamento in legno di media durata, capace nel tempo di conquistare le attenzioni delle più importanti guide di settore, fino all'effettiva consacrazione come vino di grande affidabilità, millesimo dopo millesimo.

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Alberto Nanclares 'Minato da Rana' 2019
Alberto Nanclares 'Minato da Rana' 2019

Il vignaioli galiziani Alberto Nanclares e Silvia Prieto presentano il Tinto Rustico ‘Miñato da Raña’, un vino rosso leggiadro e rinfrescante, di reale autenticità. Pur essendo situati all’interno della provincia di Pontevedra, nelle Rias Baixas, Alberto cura vigneti a O Saviñao e Ribeiro, rispettivamente in collaborazione con Roberto Regal e Avia do Cume. Il ‘Miñato da Raña’ proviene proprio dal primo comune, situato in Ribeira Sacra, una delle zone vitivinicole più impervie fatta di ripidissime colline affacciate su incantevoli corsi d’acqua. Il peculiare paesaggio ha imposto la realizzazione di terrazzamenti, chiamati “bancadas”, per consentire la coltivazione della vite. Quest’etichetta è prodotta in quantità limitatissime, quantificabile in qualche centinaio di bottiglie. Alberto Nanclares ‘Miñato da Raña’ Tinto Rustico è realizzato a partire da un assemblaggio delle varietà autoctone Mencia (60%) e Garnacha Tintorera (30%), alle quali viene aggiunto un 10% di altri vitigni locali. Le uve, cresciute su terreni ricchi di granito secondo i principi dell’agricoltura biologica, provengono da ceppi ultrasecolari che beneficiano del tipico clima Atlantico della Ribeira Sacra e delle pendenze oltre il 60%. Quando i grappoli raggiungono la piena maturazione, vengono selezionati accuratamente in vigna e quindi vinificati interi in botti aperte di rovere da 600 litri. La fermentazione alcolica ha luogo spontaneamente, accompagnata da 20 giorni di contatto tra il mosto e le bucce, mentre la successiva fermentazione malolattica ha luogo in botti di rovere usate da 500 litri, dove il vino invecchia 9 mesi sulle fecce fini. Lungo l’intero processo di vinificazione non sono effettuate chiarifiche o filtrazioni e non è impiegato alcun additivo enologico, fatta eccezione per modeste quantità di solforosa. Il ‘Miñato da Raña’ di Nanclares y Prieto è di colore rosso rubino intenso. Aromi di frutti rossi si associano sentori floreali ed erbacei, nonché a note speziate di pepe. Assaggio fresco e succoso, di ottima mineralità e dal tannino presente ma non opprimente.

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Podere Cervarola Lambrusco 'Il Cenerino' 2020
Podere Cervarola Lambrusco 'Il Cenerino' 2020

Il Lambrusco “Il Cenerino” della cantina Podere Cervarola è un vino rosso frizzante e piacevolmente fruttato prodotto a Villabianca, in provincia di Modena, in Emilia-Romagna. Nasce da uve Lambrusco Grasparossa in purezza provenienti da vigne situate a circa 270 metri di altitudine, ed esposte a nord-ovest, sulle colline prime colline modenesi. Le viti vengono allevate con il metodo a spalliera su terreni caratterizzati da suoli prevalentemente argilloso-sabbiosi. La cantina è una piccola realtà a conduzione famigliare, proprietaria di circa 2 ettari vitati, che si prefigge l’obiettivo si esaltare la qualità delle produzioni del territorio attraverso un approccio che segue i metodi dell’agricoltura biologica e sostenibile. Il “Cenerino” Lambrusco di Podere Cervarola è prodotto con uve attentamente selezionate e vendemmiate a mano in piccole cassette nel momento della loro ottimale maturazione. I grappoli vengono così portati in cantina per essere diraspati e pigiati in maniera delicata per poi svolgere la fermentazione alcolica, utilizzando esclusivamente i lieviti indigeni, in vasche di cemento con una macerazione sulle bucce di almeno 6 giorni. Successivamente si procede alla svinatura, con pressatura delle bucce, dopodiché il vino viene imbottigliato e resta a rifermentare in bottiglia sui propri lieviti per alcuni mesi come da metodo ancestrale, senza sboccatura, per poi essere messo in commercio. Il Lambrusco “Cenerino” si presenta alla vista di un colore rosso violaceo luminoso con una spuma leggera e cremosa. Al naso compaiono intensi aromi di frutta matura e di frutti di bosco, tra cui la ciliegia, il lampone, la mora e il mirtillo, note floreali di violette e di altri fiori rossi, sentori erbacei per poi chiudere con lievi accenni terrosi e di lievito fresco. In bocca è pieno, avvolgente e succoso, caratterizzato da una grande freschezza e da ricca trama tannica che gli consentirà di mantenersi bene anche a fronte di un minimo di invecchiamento. Questo Lambrusco della cantina Podere Cervarola è un rosso di territorio, espressivo, genuino e rinfrescante fatto come una volta con metodi artigianali.

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Marc Tempé Bianco 'Alliance' Marc Tempè 2019
Marc Tempé Bianco 'Alliance' Marc Tempè 2019

“Alliance” è l’alleanza che Marc Tempé realizza in maniera così spontanea all’interno della sua cantina tra alcuni dei vitigni tipici d’Alsazia: un bianco che si distingue per fruttuosità e pienezza, espressione di una ricchezza in grado di conferire un'eccellente attitudine all'invecchiamento. Marc Tempé realizza “Alliance” attraverso l’assemblaggio di tre varietà alsaziane peculiari, come il Sylvaner, il Pinot Blanc e lo Chasselas. Le viti raggruppate intorno alla collina di Zellenberg sono piantate su un terreno di matrice argilloso-marnosa, che ricopre un suolo molto complesso a livello litologico: marne scistose di colore grigio scuro sono inframmezzate a fini venature di calcare bianco si mescolano a moduli di carbonato e ferro. Le parcelle di riferimento si estendono sulle pendici della catena dei Vosgi, nelle immediate prossimità occidentali del paese: appena un chilometro a nord di Riquewihr e vicino al limite tra i dipartimenti dell’Alto e Basso Reno, le alture comprese tra i 300 e i 200 metri di quota scivolano verso la piana del Reno, che scorre più ad est. L’approccio biodinamico è il metodo di lavoro utilizzato in campo, accompagnato da vendemmie manuali e rese mantenute molto limitate. In cantina Marc procede a una pressatura lenta e delicata dei grappoli interi, con decantazione statica del mosto per 24 ore e fermentazione spontanea guidata unicamente dal lavoro dei lieviti indigeni. Il successivo affinamento ha luogo in foudre vecchi di rovere, per un periodo di 24 mesi e l’imbottigliamento non prevede altre manipolazioni se non una dose appena accennata di solforosa. Il Bianco “Alliance” di Marc Tempé offre allo sguardo un luminoso colore paglierino dai caldi riflessi dorati. Maturità e tensione sono le due anime che si colgono all’olfatto: profumi di fiori di campo e polpa gialla si allacciano alle sensazioni iodate profondamente marine. L’annuncio di una grande intensità minerale è confermato al sorso: verticale, fresco e salino, senza tralasciare una fruttata pienezza che regala confortevole densità al palato.

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